Shanghai e Hong Kong

Era normale la mia curiosità, la mia propensione a seguire questi giovani così proiettati verso un orizzonte esistenziale che per forza di cose non è più il mio? …ero forse l’unica donna coinvolta un una tale follia? o ci sono altre madri e altri figli là fuori nel mondo che in altre culture elaborano strategie più efficaci su rischio e pericolo, libertà e crescita, movimento e consapevolezza?
– Serena Mignani, regista   

Hong Kong Parkour Association & Wong Ho Fung

Ho Fung in allenamento notturno a Hong Kong

La vita a Hong Kong è dura, ritmi di lavoro e livelli di stress che noi non possiamo nemmeno immaginare. E allora il Parkour diviene una filosofia di sopravvivenza, aiuta a restare umani, a sentirsi parte di una community per proteggerti dall’alienazione della metropoli che tutto macina, frantuma e digerisce. E allora solo di notte ci si può allenare, e non certo perché fa più fico…

A Hong Kong noi lavoriamo, lavoriamo e lavoriamo e dimentichiamo di essere umani, così quando ti alleni ti riprendi la tua vita e alimenti la tua anima.
Ci alleniamo insieme per essere una community e sopravvivere a Hong Kong.
– Wong Ho Fung

Vai al sito: www.parkour.hk

Shanghai Parkour League & Peng Jiang

Tracciando con Peng Jiang

Che passi da gigante la community cinese… Abbiamo incontrato i ragazzi della Shanghai Parkour League quando ancora l’edificio era poco più che un rudere fatiscente e i loro sogni erano di là dal realizzarsi. Sono passati 4 o 5 anni da quando Kyle Shapiro mi ha accompagnato tra i vicoli di Pudong a conoscere Peng, Xigua, MaoMao. Ora sono diventati una realtà importante. Capaci di crescere rapidi, anche quando il potere centrale gli impedisce l’accesso al mondo globale del web e la lingua è solo un superabile ostacolo.

Un mio amico mi ha spiegato il vero spirito del Parkour, diventare più forte per superare gli ostacoli…l’aveva visto sul web.
– Peng Jiang

Vai al sito: www.linkparkour.com

 

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